Sfogo di un alterato
Non so fino a che punto le parole del papa siano ascoltate dai cattolici. Quando ero più addentro le sacre cose avevo l’impressione che non lo fossero tanto (e trattavasi di papa con tutt’altro appeal). Mi sono accorto che sono piuttosto ascoltate da chi cattolico non è. Leggi ad esempio qui, dove si esprime dolore e indignazione riguardo il fatto di definire alterati i figli dei divorziati. In un discorso pronunciato di fronte ai vescovi brasiliani, il papa ha affermato che i figli si sentirebbero orfani non perché senza genitori ma per averne troppi.
Penso tutti possiamo essere d’accordo che i figli soffrano la separazione dei genitori. Ma soffrono anche e molto la conflittualità aperta o sotteranea, le guerre dei Roses interminabili, la mancanza di stima dell’un coniuge nei confronti dell’altro, i ricatti, i giochi di potere e così via. Una famiglia che rimane unita è una fortuna (e a volte ci si separa troppo in fretta, come se lo stare insieme non richiedesse un po’ di impegno). D’altra parte una famiglia allargata in cui vi sia amore e rispetto può essere un riferimento saldo per i figli.
Bene fa il papa a fare il suo mestiere; bene fa ciascuno ad ascoltare la propria coscienza.
Come alterato (per motivi diversi da quelli descritti dal papa) sono a chiedere sommessamente: più comprensione e meno strali.